Il Salento è ricco di testimonianze megalitiche, come menhir, dolmen e specchie, che costituiscono una componente fondamentale del suo paesaggio archeologico-culturale. Queste evidenze, tuttavia, si presentano di difficile interpretazione e datazione, ma possono esser formulate alcune proposte in relazione alla loro ubicazione topografica. La presenta ricerca si propone di valutare la loro distribuzione in relaziona ai contesti noti nel Salento durante l’età del Bronzo, quando alcune di queste evidenze megalitiche (specchie e dolmen in particolare) assumono un ruolo centrale nella definizione dei paesaggi e delle pratiche funerarie. Il primo obiettivo è stato il censimento e il posizionamento dei megaliti, operazione fondamentale per comprendere il loro rapporto con il territorio e la loro interazione con i diversi paesaggi culturali. Tale mappatura funge anche da strumento di tutela, considerando la progressiva riduzione del numero di queste evidenze e le alterazioni della loro posizione, specialmente nel caso dei menhir. Successivamente, i dati raccolti sono stati esaminati in ambiente GIS, applicando alcune analisi spaziali impiegate nell'archeologia dei paesaggi e nell'archeologia cognitiva. Sono state effettuate, nello specifico, analisi di visibilità al fine di ricostruire l'area visibile da un insediamento e valutare la visibilità delle strutture megalitiche. Inoltre, sono state eseguite analisi di cost distance per calcolare, attraverso l'elaborazione di un modello di costo di percorrenza del terreno, l'area di influenza di ciascun insediamento, assumendo che una comunità stanziale abbia un bacino di utenza e controllo diretto sul territorio di circa un'ora di cammino. I risultati mostrano che i megaliti censiti sono disposti a distanze regolari dai vari centri, suggerendo una funzione di delimitazione delle aree di influenza e di segnali nel paesaggio. I dati censiti, inoltro, sono stati valutati anche in relazione a un’ipotesi di modello della produttività agricola dei suoli, elaborato a partire dalla Land Capability Classification (LCC) disponibile per la Puglia, registrando una maggior densità di dolmen e menhir nelle aree più fertili. La presente ricerca si propone di dimostrare come applicazione di analisi spaziali possa offrire nuove chiavi di lettura del fenomeno del megalitismo, interpretandolo in relazione ai diversi paesaggi (funerario, insediativo, agricolo, etc. ) stratificatisi nel tempo. Sebbene il focus di questa ricerca sia sul Salento dell'età del Bronzo, la metodologia presentata è trasversale e può essere adattata a contesti differenti, con le opportune modifiche e contestualizzazioni.