Le indagini archeobotaniche condotte in contesti archeologici inquadrati tra il V e il III millennio a. C. hanno permesso di documentare l’utilizzo di differenti specie vegetali come fonte di cibo da parte delle comunità neolitiche della Sardegna. I resti archeobotanici comprendono piante di origine domestica e selvatica, ossia specie coltivate e spontanee. Le diverse tipologie di piante domestiche indicano un sistema agricolo avanzato, probabilmente ereditato dalle prime popolazioni neolitiche che, all'inizio del VI millennio a.C., si stabilirono in Sardegna. In questo studio verranno presentati gli ultimi dati sulle specie vegetali domestiche e selvatiche utilizzate dalle comunità neolitiche sarde tra il V e il III millennio a.C., considerando gli aspetti di insularità e le relazioni con le comunità preistoriche del Mediterraneo occidentale.