La necropoli di Cabazza è ubicata nel limite nord-orientale del comune di Sennori, sull’omonimo rilievo calcareo che delimita, attraverso un sistema terrazzato un tratto settentrionale della valle fluviale percorsa dal Riu Pedras de Fogu. Nell’area sono state individuate nove grotticelle artificiali del tipo a domus de janas suddivise in due gruppi: il primo, costituito da tre sepolture, è ubicato sul versante meridionale del rilievo; il secondo, più numeroso, è formato da sei tombe aperte in sequenza lungo il versante nord-est. La maggior parte delle sepolture versano in pessimo stato di conservazione, causato prevalentemente dall'azione degli agenti esogeni che costantemente alterano il friabile calcare. Alcune sepolture si distinguono, tuttavia, per una migliore conservazione degli ambienti interni: è il caso delle tombe IV, V e VI. Queste, le più monumentali della necropoli, presentano diversi vani, fino a otto, in alcuni casi molto vasti. Di particolare interesse è la presenza di elementi decorativi osservabili su due portelli delle tombe IV e VI: si tratta di ampie cornici in rilievo che marginano gli ingressi a celle secondarie. Il portello decorato della Tomba VI si caratterizza ulteriormente per la presenza, nella parte superiore della cornice, di due file di triangoli incisi. Questo motivo, documentato in diverse domus de janas, come ad esempio nella Tomba IV di Matteatu-Alghero o in quella di S'acqua Salida-Pimentel, si presenta nella necropoli di Cabaza con l'inedita sintassi dei triangoli reiterati al di sopra del portello. Il ritrovamento in alcune sepolture di materiali ceramici ascrivibili alla facies di Monte Claro e a quella di Sa Turricula, documentano come la necropoli, scavata durante il Neolitico recente e finale dalle genti di cultura di Ozieri, sia stata successivamente riutilizzata durante l'Eneolitico e nelle fasi iniziali dell'Età del Bronzo.