Nell’ambito dei lavori di realizzazione del nuovo plesso scolastico di Uta (CA) sono stati individuati i resti di sacche preistoriche, che hanno richiesto un fermo lavori e l’attivazione di verifiche preliminari. L'indagine archeologica preliminare, effettuata in estensione con lo scotico degli strati geologici superficiali, ha consentito di portare in luce circa un centinaio di sacche preistoriche. Le successive attività di scavo, non ancora concluse, hanno permesso di indagare circa 40 strutture infossate nel settore meridionale dell'area di indagine, per lo più inquadrabili, in base ai reperti rinvenuti, nell'orizzonte cronologico della fase Sub Ozieri. Le caratteristiche morfologiche e strutturali delle sacche preistoriche e la loro relazione spaziale, unitamente all'analisi preliminare dei materiali archeologici ivi rinvenuti, hanno consentito di costruire un modello interpretativo della frequentazione antropica dell'area incentrato su una estesa struttura infossata attorno alla quale gravitavano numerose strutture in negativo con funzione specifica. Benché la maggior parte delle sacche abbia avuto un ultimo utilizzo come butto, sono stati rinvenuti diversi elementi in giacitura primaria utili ai fini della ricostruzione della loro funzione originaria. Si segnala in particolare il rinvenimento di alcune sacche identificate come silos sia in ragione della presenza di uno spesso strato di argilla che ne rivestiva le pareti e il fondo sia in ragione della presenza di una massicciata basale, composta da ciottoli fluviali, utile a isolare l'ambiente di stoccaggio dai sottostanti strati geologici.