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Il Villaggio di Serra Linta a Sedilo (OR)

Anna Depalmas, Luca Doro, Marta Pais, Gerolamo Barra, Veronica Ortu, Rossana Conti

Nell’ambito delle ricerche che l’Università degli Studi di Sassari conduce nel territorio del Comune di Sedilo, nel quadro del progetto “Iloi Archaeological Project”, nel mese di febbraio e maggio sono stati avviati gli scavi nel villaggio preistorico di Serra Linta. Le indagini si sono svolte in regime di concessione ministeriale (prot. DG-ABAP 20513 del 08/06/23) grazie al sostegno del Comune di Sedilo e in stretta collaborazione con la SABAP per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, nella persona del dott. Alessandro Usai. Lo scavo, diretto dalla prof.ssa Anna Depalmas, ha visto la partecipazione di studenti, specializzandi e dottorandi in Archeologia dell’Università degli Studi di Sassari. Il villaggio di Serra Linta si trova a circa 2,5 km dal paese di Sedilo, nella valle del fiume Tirso, attualmente occupata dall’invaso artificiale del Lago Omodeo, e si estende per almeno 40 ettari, su una superficie caratterizzata da modesti rilievi collinari e ampie porzioni di pianura. Attualmente, è apprezzabile la presenza di almeno dieci strutture di grandi dimensioni (dimensioni: min. 97,8 m2 – max. 287 m2) delimitate da murature a secco e costituite da un modulo planimetrico formato da due ambienti principali: uno rettangolare e l’altro semicircolare (di Gennaro 2023). La scoperta dell’insediamento, avvenuta nell’ambito del censimento archeologico condotto tra gli anni ’80 e ’90 dello scorso secolo, è stata possibile in seguito a un sensibile abbassamento del livello delle acque del lago. Alla prima comunicazione della sua individuazione (Tanda 1992) sono seguite ulteriori pubblicazioni scientifiche focalizzate sulla descrizione delle strutture visibili, sulla definizione dell’estensione dell’insediamento e sul suo inquadramento cronologico basato sullo studio dei materiali recuperati in superficie (Depalmas 1995a, 1995b; Tanda, Depalmas 1997). Si tratta soprattutto di industria litica di ossidiana e selce inquadrata nell’aspetto culturale neolitico Ozieri (prima metà del IV millennio a.C.). A fronte della ricorrente difficoltà di individuare gli abitati neolitici e, soprattutto, le strutture che li compongono, il villaggio di Serra Linta costituisce un’eccezione particolarmente significativa, unica in Sardegna, per la presenza di articolati edifici caratterizzati da un modulo planimetrico che trova solo vaghi richiami nell’area europea. Tale modulo risulta però ben documentato in ambito funerario, dove varie domus de janas sono caratterizzate da un ambiente quadrangolare preceduto da uno semicircolare, elementi da tempo identificati come riproduzioni di parti della casa neolitica (Tanda 1984: 53-59), ipotesi validata proprio dalla scoperta di Serra Linta. La presenza dell’invaso artificiale e, in particolare, la variazione del livello dell’acqua, ha sempre rappresentato un significativo ostacolo alle indagini archeologiche. Le fluttuazioni, inoltre, rischiano di compromettere lo stato di conservazione del deposito archeologico, nonché la visibilità delle strutture, resa difficoltosa dall’erosione e dal continuo accumulo di sedimenti lacustri.

 

La struttura 8

Lo scavo ha riguardato la struttura 8, una delle meglio conservate per via della sua posizione leggermente sopraelevata rispetto alle altre, dunque meno soggetta alle variazioni del livello del lago, di cui si riusciva a leggere solo parte del tratto murario semicircolare e alcuni setti divisori interni. All’interno di un’area di 21 x 25 m, le operazioni di scavo si sono concentrate nella messa in luce del perimetro murario esterno e su un approfondimento stratigrafico nella porzione SW, con un saggio di 10 x 10 m. L’asportazione delle US superficiali, costituite da depositi a matrice sabbiosa, ha definito chiaramente la presenza dei due ambienti adiacenti: quello rettangolare, Ambiente A, (lungh.: 6 m; largh.: 18 m) e quello semicircolare, Ambiente B, (raggio: 9 m). L’intera struttura copre una superficie di 235 m2. La muratura esterna è formata da un doppio paramento di pietre semilavorate e ciottoli fluviali di media pezzatura, con una piccola intercapedine di pietrame minuto. Non è stato ancora messo in luce l’intero perimetro murario della struttura, ma è ormai possibile cogliere, nel tratto centrale dell’ambiente semicircolare, indizi dell’ingresso principale. I due ambienti sono separati da un muro a doppio paramento (largh.: 50 cm) il quale è stato finora messo in luce per un’altezza di 45 cm. Questo muro non prosegue fino al paramento esterno della struttura, ma piega a 90° all’interno dell’ambiente rettangolare racchiudendo un ulteriore vano quadrangolare. Il terreno all’interno di questo spazio, scavato solo nella sua parte superficiale, si caratterizza per un’alta componente argillosa e per una colorazione molto scura. Lo scavo all’interno dell’ambiente semicircolare B ha messo in luce un articolato sistema di piccoli vani (B1, B2, B3, B4 e B5) delimitati da muri a unico paramento in cui le pietre, in prevalenza grossi ciottoli fluviali, sono messe in opera una sopra l’altra. Nonostante l’azione erosiva del lago, il deposito archeologico e le strutture in alzato sono in buono stato di conservazione. I materiali recuperati in fase di scavo, attualmente in corso di studio, consistono in frammenti ceramici molto erosi, industria litica di ossidiana, selce e, più raramente, diaspro, frammisti, soprattutto nelle US più superficiali, a materiali moderni. L’orizzonte culturale di riferimento per l’insediamento di Serra Linta, determinato sulla base dell’industria litica rinvenuta in superficie, è quello Ozieri del Neolitico finale, ma non si esclude una sua articolazione anche in momenti precedenti, durante l’aspetto culturale San Ciriaco, come sembra emergere, indirettamente, dallo scavo della Tomba VI della necropoli a domus de janas di Molia-Illorai, ove è attestata l’antichità del modulo quadrangolare preceduto da quello semicircolare, grazie a datazioni riferibili alla fine del V millennio a.C. (Tanda 2015). Unitamente allo scavo sono state effettuate ricognizioni nelle aree circostanti l’insediamento. A testimoniare l’importanza che il Tirso e la sua vallata avevano per le comunità antiche, si segnala la presenza di numerose emergenze di epoca pre-protostorica. È stata individuata un’area a probabile vocazione sacra, situata nella collina a N dell’insediamento, come suggerito dalla presenza di massi di granito con facce sagomate e dalla dispersione di materiale litico e ceramico. Il sito archeologico di Serra Linta è una delle componenti del sito “Arte e architettura nella Preistoria della Sardegna. Le domus de janas” candidato per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

 

Bibliografia

Depalmas A. (1995a) I monumenti e l'ambiente, in Tanda G., ed. - Progetto Iloi, Sedilo. I monumenti situati nell’area del progetto. Antichità Sarde. Studi e Ricerche 3/I-III 1990/1995, Tomo I. Muros: Soter Editrice: 33-58.

Depalmas A. (1995b) – Schede 93-107, in Tanda G., ed. - Progetto Iloi, Sedilo. I monumenti situati nell’area del progetto. Antichità Sarde. Studi e Ricerche 3/I-III 1990/1995, Tomo I. Muros: Soter Editrice: 225-255.

Depalmas A. (1998) - Il territorio di Sedilo durante i tempi preistorici, in Spada A.F., ed. - Sedilo. La storia. Senorbì: Amministrazione Comunale di Sedilo: 11-41.

di Gennaro F. (2023) – Il villaggio di Serra Linta-Sedilo (OR), in Tanda G., Doro L., Usai L., Buffoni F. eds. - Arte e architettura nella Preistoria della Sardegna. Tentative List UNESCO 2021. Le domus de janas. Cagliari: Condaghes: 206-211.

Tanda G. (1984) - Arte e religione della Sardegna preistorica nella necropoli di Sos Furrighesos, Anela (SS). Sassari: Editrice Chiarella.

Tanda G. (1992) – La tomba n. 2 di Sas Arzolas de goi a Nughedu S. Vittoria (Oristano), in Sardinia antiqua. Studi in onore di Piero Meloni in occasione del suo settantesimo compleanno, Cagliari: 75-95.

Tanda G., ed. (1996) – Progetto Iloi, Sedilo. I monumenti del territorio del comune. Antichità Sarde. Studi e Ricerche 3/I-III 1990/1995, Tomo II. Villanova Monteleone: Soter Editrice.

Tanda 2015, Le domus de janas decorate con motivi scolpiti, Vol. I, Cagliari 2015.

Tanda G., Depalmas A. (1997) L’insediamento di Serra Linta a Sedilo (OR), in La cultura di Ozieri. La Sardegna ed il Mediterraneo nel IV e nel III millennio a.C. Ozieri, Atti del II Convegno di Studi, 15 novembre 1990. Ozieri: Il Torchietto: 297-305.

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